AUMENTARE IL LIMITE DI VELOCITA’ IN AUTOSTRADA ? NO GRAZIE !.
Ci viene da domandarci perchè mai, in un momento in cui è salita l’attenzione sulla sicurezza stradale in tutta Europa e si tenta di sviluppare una maggiore coscienza sociale e individuale sulla prevenzione degli incidenti stradali, arriva la proposta di poter viaggiare a 150 km/h nelle autostrade a tre corsie, quando adesso il limite è di 130 km/h, non certo una andatura lenta.
Aumentare la velocità significa innanzi tutto aumentare potenzialmente la pericolosità del viaggiare, visto che studi anche recenti dimostrano che proprio tale aumento porterebbe ad un incremento dell’incidentalità e della mortalità su strada.
Ma perchè aumentarla?? Che senso ha? Per risparmiare qualche minuto di viaggio?
Ma non è proprio lo Stato che ci dice correttamente nei suoi spot progresso di non correre e di non farsi abbacinare dalla fretta? La mano destra sa cosa fa la sinistra? Dato che viene portato l’esempio che viaggiando a 150 Km/h si permette un risparmio economico per le aziende, ci vien da dire che se hai appuntamenti di lavoro ti alzi mezz’ora prima e arrivi in orario, senza correre e mettere a rischio te stesso e gli altri. L’importante non è arrivare dai figli 10 minuti prima – come qualcuno per giustificare tale aumento di velocità asserisce, ma arrivarci senza correre pericolo e insegnare loro a non correre.
Non si capisce il significato di questa proposta che appare altresì irrazionale di fronte al fatto che è noto che la velocità è una delle principali cause di incidente stradale, insieme alla distrazione e alla guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Se la maggior parte degli incidenti avviene in città, non significa che in autostrada si può correre indistintamente.
Se la motivazione di questa proposta di legge, come pare è l’anacronismo dei 130 km/h, che si dice essere stato posto come limite per auto e autostrade datate, tale spiegazione ci sembra in primo luogo una motivazione non aderente alla realtà di oggi sugli incidenti stradali, sulla mole di auto che viaggiano su autostrada, sulla condizione di auto e autostrade italiane perennemente con lavori in corso di ripristino. Andava bene viaggiare a 150 km/h forse quando i veicoli in circolazione erano tre o quattro, e guidati da persone coscienziose e più responsabili. Forse!
Inoltre è non aderente alla realtà non solo perché le autostrade italiane, come suindicato, sono spesso in condizioni non adeguate alla mole di traffico e alla sicurezza, , ma anche perchè il parco veicoli italiano non si è poi così tanto evoluto.
Quello in Italia è uno dei più vecchi d’Europa.
Il fatto che qualche deputato abbia la Ferrari, non significa che ce l’abbiano tutti gli italiani. E poi non si deve far credere che avere una auto nuova, adeguata, moderna, significhi poter correre. Sbagliato! Comunque si deve andare adagio. Avere un limite di velocità sempre e comunque. Darsi dei limiti è importante non solo, ma soprattutto su strada.
Che messaggio stiamo dando ai giovani?
Non ci si rende mai conto che le proposte di legge non trasmettono solo idee di cambiamenti reali, ma anche messaggi psicologici e simbolici?
Legittimare la velocità non è un messaggio positivo e non è di buon esempio per nessuno. Tanto meno per i giovani.
Come diceva Pertini, più che le chiacchere bisogna dare ai giovani il buon esempio.
E questo non lo è.
Dott.ssa Manuela Barbarossa
Presidente AIVIS