Riceviamo tantissime segnalazioni da cittadini di Comuni e Città italiani  che ci segnalano incroci, strade, svincoli,   pericolosissimi per i pedoni ,   di mancanza di segnaletica orizzontale e verticale che possa regolamentare il traffico e renderlo meno   rischioso  ,  di situazioni talvolta al limite della  sicurezza stradale  per tutti.

Ci scrivono per COMO ,  una città situata nella parte meridionale del lago di Como.  Ci segnalano  un grave problema:

“Como, zona di confine molto verde residenziale ma di collegamento tra uno tra i paesi più grandi della provincia e la città (ed anche di collegamento tra due ospedali della stessa società). Alla vecchia amministrazione avevo chiesto all’urp la realizzazione delle strisce pedonali per la fermata del bus di linea Meucci (c50 Cantù) e mi avevano detto che erano previsti lavori, in campagna elettorale hanno riasfaltato ma niente strisce…” 

Le richieste di mettere delle strisce pedonali nel luogo indicato risalgono al 2016.  Tutti gli interpellati dell’amministrazione pubblica dal 2016 ad oggi   ( vecchia e nuova amministrazione ) hano affermato la necessità non solo di apporre delle strisce pedonali, ma anche un semaforo a chiamata , vista la altissima pericolosità della strada . E la presenza anche di due ospedali .

La strada segnalata a Como

Ad oggi ancora nulla è stato fatto.

Ci sembra veramente impensabile che da anni qualcuno lotti pre far mettere delle strisce pedonali e un semaforo per la sicurezza stradale, per la vita, per la pericolosità di attraversamento e dal 2016 ad oggi nessuno sia intervenuto pur  rilevandone la necessità.

“Vi chiedo aiuto in questa mia battaglia, mio fratello disabile (autismo) è autonomo negli spostamenti ma la mancanza di un attraversamento pedonale alla fermata di casa limita la serenità sua e di famiglia! “.

La parola prevenzione riempie  le pagine dei giornali, le bocche degli amministratori, dei politici, delle anime belle, ed è divenuta una sorta di leitmotiv,  spesso vuoto . Uno schermo dietro il quale ci si nasconde.  

“Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile.”
(San Francesco d’Assisi)

Ma nesuno sta chiedendo l’impossibile. Anche se, il  chiederlo , rappresenterebbe  certo  quella la tensione morale   necessaria.  Stiamo chiedendo il più che possibile, il giusto, stiamo chiedendo ad una Amministrazione pubblica di svolgere la propria funzione e dunque semplicemente di fare il  proprio lavoro.  Stiamo chiedendo di attuare l’etica delle funzione.  Questa è prevenzione.

Milano, 14 giugno 2019

Associazione AIVIS