Scatta l’obbligo dell’eCall su tutte le auto di nuova omologazione

 

Finalmente dal primo di aprile, dopo che l’A.I.V.I.S. – Associazione Vittime ed Infortuni della Strada – Onlus si è battuta per l’adozione di strumenti di prevenzione degli incidenti stradali e per le vittime della strada, tutti i costruttori di automobili dovranno obbligatoriamente installare, a bordo delle auto di nuova omologazione, il sistema europeo per le chiamate automatiche in caso d’incidente denominato “eCall”.

Si tratta di un dispositivo che, in caso di sinistro, lancia in automatico un allarme alla centrale operativa chiamando, in tutto il territorio dell’Ue, il numero 112 e fornendo la propria posizione.

La tempestività della chiamata di soccorso potrebbe dimezzare le attese dei soccorsi, salvando almeno 2.500 vite all’anno (tante sono le vittime della strada che potrebbero essere evitate attraverso l’adozione di questo semplice ed economico strumento). Supportato anche dall’Acea (l’Associazione costruttori europei d’automobile), l’eCall ha dovuto superare tutta una serie di problemi (e step evolutivi) prima di adottare un protocollo di comunicazione adatto a dialogare con i sistemi di bordo delle auto di tutte le Case. Mentre in Italia, persistono ancora perplessità in merito alla gestione del numero 112, che dovrebbe diventare, come nel resto d’Europa, numero unico di emergenza, ma che invece per ora lo è solamente in alcune parti d’Italia.

L’obbligo per ora interessa solamente i costruttori e non gli automobilisti. I nuovi veicoli in vendita oggi nelle concessionarie, che dunque hanno una omologazione precedenza all’entrata in vigore dell’obbligo, non sono tenuti a installare il dispositivo eCall, che farà parte delle dotazioni di serie dei modelli di prossima generazione, dunque omologati in futuro.