L’ONU SI PRONUNCIA, DESCRIVENDO UNO SCENARIO DRAMMATICO , SULLE VITTIME DELLA STRADA.
La situazione descritta dall’Onu appare alquanto preoccupante . Se ora gli incidenti stradali sono al nono posto quale causa di morte nel mondo , gli incidenti rischiano di diventare la quinta causa di morte .Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite gli incidenti automobilistici potrebbero uccidere più di alcune malattie come l’ AIDS , previsione per il 2030.
Può essere che questa analisi possa risultare drammatica, ma i dati statistici parlano chiaro.
Parliamo dell’Italia, dove ogni anno abbiamo più di 4.000 morti e 300.000 feriti sulla strada. Pensiamo ai drammi familiari, pensiamo agli invalidi a seguito di incidenti stradali.
Le vittime della strada sono un fenomeno da attribuirsi anche ad un’epoca che ha fatto della velocità, dell’aggressività, della fretta, dell’autoaffermazione un primato comportamentale. Ma anche di un’epoca caotica, dove le città sono congestionate da un traffico disordinato, da una diseducazione di tutti, automobilisti,motociclisti, ciclisti, pedoni, diseducazione stradale, ma a volte essa si aggiunge a quella personale, da strade dissestate, da mancanza di logistica stradale, da un’assenza delle amministrazioni, da stanziamenti irrisori. Nessun controllo sulle strade.
Non immaginate quante persone scrivono all’Associazione o chiamano per evidenziare l’assenza totale di pattuglie della stradale sulle autostrade, o di assenza di vigili o di polizia nelle strade cittadine dove circolano indisturbate automobili a fortissima velocità che suonano il clacson a chi, davanti a loro magari procede a 50 all’ora ( che non è certo poco ) come previsto in quella strada. Chi va alla giusta velocità disturba.
Lo abbiamo già detto tante volte, siamo anche di fronte a molte irrazionalità da parte delle amministrazioni pubbliche che si preoccupano solo di emettere slogan autopromotori, come quelli inerenti i parcheggi in seconda fila, e a volte anche in terza….. che, ad esempio , in città come Milano e Roma e Napoli, per citarne alcune, sono un fenomeno dilagante, causa di incidenti stradali, ( pensate a quanti pedoni che debbono attraversare non vedono bene a causa delle macchine in seconda fila, e quanti automobilisti anch’essi non hanno una visone di insieme della strada ) ma anche causa indiretta di scorretti comportamenti alla guida. Quante volte abbiamo sentito che le amministrazioni avrebbero posto in essere interventi speciali a riguardo, mai attuati. Il comune di Milano, ad esempio pare solo preoccupato di dare multe ai gratta e sosta scaduti, di automobili comunque parcheggiate correttamente, ma per il resto…..
Se tutti dobbiamo rieducarci alla circolazione,perchè le condizioni di esistenza sono cambiate e tutto è divenuto più complesso, le amministrazioni debbono ritrovare la propria funzione : quella di essere al servizio dei cittadini e delle città . Amministrazioni che hanno frainteso il proprio ruolo credendo che città e cittadini siano al contrario al loro servizio.
Milano, 12 maggio 2011
Manuela Barbarossa
Presidente AIVIS