E’ sempre e solo una questione di   senso.

Da una parte il così detto progresso che  si autoafferma e  che  deve andare avanti  e dall’altra la resistenza di chi non vuole che il territorio e la propria vita subiscano   danni irreparabili proprio a causa  del suindicato progresso.

Interessi contrapposti,  punti di vista differenti, sguardi  su  orizzonti diversi.

Ma il concetto di progresso è vago, ambiguo, seducente e  nello stesso tempo opaco.

Non sempre la strada più veloce è la migliore, ricorda Freud.  E ciò ha valore sia in senso letterale che simbolico.

Inoltre, come  affermava  un mio professore di filosofia  “il meglio non è figlio del bene “ e il Comitato che sta lottando per difendere  Maggiana dalla costruzione di uno svincolo della Superstrada 36 , ha scelto certamente il bene e per fortuna non l’apparente meglio. 

Troppe volte il meglio è confuso con il bene e questa confusione spesso genera disastri. Non solo di natura morale, ma anche  materiale.

Devastazione dell’ambiente,  aggravio della pericolosità  per automobilisti,  pedoni e animali,  inquinamento, di questo parla la petizione  scritta dal Comitato che sta cercando di difendere il proprio territorio di questo paese montano in provincia di Lecco, e dei paesi limitrofi.  Non ci sembra poco !

Esiste un mondo naturale, esiste un equilibrio ,  esiste la qualità dell’esistenza , esiste una realtà  che non vuole che lo svincolo il cui senso è solo ed esclusivamente funzionale irrompa  vanificando tale equilibrio.  portando  disordine, confusione, pericolosità.

Ma  come sempre lo sguardo  funzionale che reifica tutto ciò che osserva , riducendolo a cosa ,  a materia da manipolare, è uno sguardo cieco e irrazionale.

L’AIVIS si schiera con il Comitato Maggiana non si tocca innanzi tutto perchè anche noi cerchiamo sempre di scegliere il bene. Ma soprattutto perchè in quanto Associazione di Vittime della Strada  sappiamo che la sicurezza stradale è un fondamento irrinunciabile che si può e si deve  realizzare costruendo strade più sicure, guard rail a norma, veicoli che rispettino i limiti di velocità, in particolare in zone che andrebbero protette e diffondendo una cultura del rispetto dell’ambiente , del territorio, della vita di animali umani e animali non umani.

Bisogna migliorare le strade esistenti, rendendole più sicure e  adeguate alla circolazione, con una viabilità regolamentata correttamente e non necessariamente  costruire superstrade spesso e volentieri inutili se non dannose. In particolare in zone ad alto rischio di incidentalità.

 La  “realizzazione di uno svincolo ad alta velocità in una frazione montana  ” sottolinea la portavoce del Comitato Maggiana non si tocca,  Susanna Chiesa ,   aumenterebbe al contrario  la pericolosità delle strade.  

 E dunque, di che cosa stiamo parlando ?

Di soldi pubblici che devono essere utilizzati per la manutenzione delle strade attuali, per il miglioramento della viabilità, della messa in sicurezza degli incroci, della cartellonistica verticale e orizzontale,  per attivare corsi di educazione stradale e di rispetto e tutela per l’ambiente. 

Per tutto questo  “Maggiana non si tocca “.

 

Milano, 31 agosto 2016

Dott.ssa Manuela Barbarossa

Presidente Associazione AIVIS