L’ ARTICOLO che segue E’ APPARSO SU IL CORRIERE DELLA SERA ON LINE IL 6 SETTEMBRE 2014
LO TROVIAMO MOLTO INTERSSANTE E VORREMMO CHE SU TALI IMPORTANTISSIME QUESTIONI SI RIFLETTESSE .
http://www.corriere.it/cronache/14_settembre_06/no-bici-contromano-preferenziali-frenata-governo-80faf47c-3584-11e4-bdcf-fc2cde10119c.shtml
” Cosa succede in Europa
Il cosiddetto «senso unico eccetto bici» è una pratica diffusa in altri Paesi. In Germania, in Francia, in Svizzera, alcune strade che le macchine possono percorrere solo in un senso di marcia sono aperte alle biciclette in tutte e due le direzioni. Di solito nel centro, dove le macchine sono poche e vanno piano, a patto che ci sia un apposito segnale. Un mese fa la norma stava arrivando anche in Italia, nell’ennesima riforma del codice della strada ancora adesso in Parlamento. In attesa dell’approvazione definitiva, il contromano è uscito da quel testo. Per questo alcuni Comuni hanno scritto al ministero per chiedere se, nonostante la mancanza di una legge nazionale, potevano autorizzare il contromano per conto loro. Da qui il no di Lupi, che si becca le proteste degli assessori alla Mobilità di Milano, Torino e Bologna («è un no privo di basi scientifiche») e della Fiab, la Federazione amici della bicicletta. Oltre al contromano, Lupi boccia anche un’altra modifica che invece nella riforma c’è: e cioè la possibilità di aprire alle biciclette le corsie preferenziali, quelle per autobus e taxi………………” ( per l’articolo completo vedi link suindicato ).
Roma, 6 settembre 2014
Associazione AIVIS