Ovunque ci si giri è oramai consuetudine vedere persone alla guida che parlano al cellulare senza auricolare con il cellulare attaccato all’orecchio e tenuto con la testa ricurva sulla spalla o con il cellulare tenuto con una mano. Ridono, gesticolano, litigano, ascoltano…..

Abbiamo già lanciato l’allarme in molte occasioni e anche a seguito dell’articolo apparso su Repubblica.it, a firma di Cristina Nadotti  o di altri articoli che si possono leggere su questo fenomeno, che ci offrono  anche qualche percentuale, aggiungiamo un tassello al nostro mosaico.

La guida, mentre si parla al cellulare,  è pericolosa per se stessi e per gli altri

 Ma aggiungiamo anche  alcuni elementi . Distrazione, percezione distorta, incuranza verso ciò che accade intorno perchè concentrati su altro, la parola e l’ascolto hanno il sopravvento sulla concentrazione alla guida. Non è la stessa cosa ascoltare la radio a giusto volume , nè parlare  con una persona di fianco. Il cellulare è un oggetto che  si qualifica per ciò che è: un telefono che si utilizza in una situazione nella quale non dovrebbe esserci. Non vi è equiparazione di sorta. 

Brutta e pericolosa abitudine , che persiste e aumenta anche di fronte al fatto che guidare mentre si parla al cellulare è un reato passibile di multa. L’esercito  di chi, incurante di qualsiasi   possibile riflessione sull’opportunità  di tale comportamento , è in aumento.

Milano, 26 settembre 2016