STRADE SEMPRE PIU’ A RISCHIO A MILANO E NON SOLO.

L’Aivis , da tempo, si è fatta promotrice, insieme ai cittadini milanesi e  a cittadini di altre città ,  che ci segnalano costantemente incroci pericolosi, zone a rischio per i pedoni , quartieri dove in presenza di scuole mancano semafori , zone pericolose per la velocità con la quale sfrecciano le auto senza controlli, di numerose iniziative nei confronti delle amministrazioni comunali  che devono  farsi carico  di queste gravissime problematiche .

Lo sappiamo. La maggior parte degli incidenti avviene in città, e le vittime sono per la maggior parte pedoni, ciclisti, motociclisti.  Ma  molti incidenti mortali o gravemente invalidanti  avvengono anche  sulle Strade Statali che attraversno i paesi e l’Italia , per sua conformazione, è piena di realtà di questo tipo. 

La Statale 67,   la portiamo come esempio simbolico, nella zona di Firenze,  è particolarmente pericolosa nel tratto che va  dalla località di Stentatoio,  Comune di Pelago, a Dicomano, poichè attraversa molti centri abitati e nel Comune di Rufina, ci giunge notizia, che negli ultimi due anni  ci sono stati tre incidenti mortali .

Le cause sono assolutamente molteplici e si tratta di costruire non solo una mappatura delle zone e degli incroci più a rischio di incidenti stradali, come avevamo proposto anche  alla precedente amministrazione milanese, e a  diversi comuni italiani,  ma, anche di iniziare ad identificare le principali cause che sono all’origine di questi incidenti.

L’incidente mortale avvenuto  sulla Statale 67, venerdi 5 agosto 2011 , nel centro abitato di Rufina dove è stata travolta e uccisa la mamma di Andrea Falcini, mentre attraversava sulle strisce pedonali,   e l‘incidente mortale   di questi giorni in via Astesani a Milano, sono gli   ultimi di una lunga serie .

Bisogna aumentare la sicurezza delle strade in generale, sulle statali che attarversano i centri abitati, nelle città.  Bisogna aumentare  con dissuasori,  la sicurezza nei quartieri, bisogna installare autovelox che facciano diminuire la velocità alle auto in città, bisogna aumentare i controlli, il numero dei semafori, bisogna iniziare una campagna sulla sicurezza stradale che insegni a tutti, come muoversi con correttezza in città,  e fuori città, ai guidatori, ai pedoni, ai ciclisti, ai motociclisti.

Milano, 19 ottobre 2011