ADDIO STRISCE PEDONALI ?

Strisce pedonali addio ? Forse non sono più adeguate e non svolgono più la loro funzione: quella di salvaguardare i pedoni e di evitare gli incidenti stradali.

Arriva la notizia che in Inghilterra  hanno cancellato e dunque rimosso più di mille strisce pedonali  negli ultimi cinque anni: Le strice pedonali    avevano fatto la loro comparsa in Inghilterra negli anni cinquanta.

La domanda, soprattutto a chi si  preoccupa di limitare  gli incidenti stradali e di evitare che le vittime della strada, già numerosissime proprio  in città, aumentino, è inevitabile : perchè?

Evidentemente qualche cosa è cambiato riguardo la regolazione del traffico e la sicurezza  stradale in città , per giungere a togliere le  classiche  strisce pedonali  bianche e sostituirle con  strisce molto più colorate, semafori,   dossi, dissuasori di velocità.

In Italia, le strisce pedonali, l’abbiamo detto tente volte, forse troppe, non hanno nessun vero valore. E’ da anni che AIVIS ha intrapreso azioni sociali nei grandi  centri urbani e non solo,  al fine di sollevare questo problema. 

Moltissimi investimenti avvengono  proprio sulle strisce pedonali.

 Nessun commento merita chi attraversa in automobile o altro veicolo  città, centri urbani o paesi a velocità sostenuta , magari con tasso alcolico alto. Qui non si tratta di strisce pedonali, ma di veri e propri comportamenti  criminosi.

Parliamo dunque di automobilisti corretti che vanno alla giusta velocità e con attenzione massima, perchè  così deve essere.  L’automobilista neppure le vede le strisce pedonali, non vi è la cultura, l’abitudine, , o comunque non si ferma, non le considera, ma questo accade anche per  motorini e bici. Bisogna dirlo: i più educati e coscienziosi sono i motociclisti.  Molti  cittadini di differenti centri urbani e quartieri di Milano, di Roma , di Firenze,  ci scrivono proprio per la pericolosità degli attraversamenti pedonali contrassegnati da strisce pedonali e chiedono che si mettano semafori e dissuasori di velocità. Ci scrivono anche molti automobilisti ( ricordiamoci che comunque siamo TUTTI PEDONI ) che ci segnalano , dal loro punto di vista, ( che coincide con quello delle assicurazioni che vogliono sempre incolpare il pedone ) la pericolosità che talvolta assumono  le strisce pedonali.  Chi attraversa  , dicono ,  molte volte si “lancia” in mezzo alla strada, magari con cellulare all’orecchio e dunque distrattamente o comunque affermando il proprio diritto di passare. L’automobilista,  così ci scrivono, pur andando a velocità corretta talvolta si ritrova  il pedone davanti improvvisamente.  Il problema, al di là della ragione della persona che sta comunque  attraversando, e che ha sempre  la precedenza, ( RICORDIAMO che per il  pedone investito fuori dalle strisce,  resta  in ogni caso la responsabilità dell’automobilista investitore  ) è che  chi guida non riesce a frenare. Oppure , ancora, ci segnalano la pericolosità di chi attraversa le strisce pedonali sfrecciando in bicicletta, comportamento che non è  corretto e molto pericoloso.   Al di là dunque  della ragione che  ha sempre  il  pedone a prescindere, qui non si tratta di affermare un diritto , quello appunto del pedone,  che tanto purtroppo, lo sappiamo, non viene comunque rispettato. Qui si tratta  di capire  che le strisce pedonali, psicologicamente,  non  pare abbiano più oggi un ruolo salvifico, o comunque di sicurezza   per l’atteggiamento degli automobilisti che non le considerano ,  nè, talvolta, forse anche  per l’atteggiamento  degli stessi pedoni, e dei ciclisti.

E visto che il fine è la sicurezza e l’evitamento degli incidenti stradali,  effettivamente è il caso di riflettere  e ripensare, come ha fatto l’Inghilterra ,se semafori e dossi non sarebbero, più adeguati. Noi diciamo di si. Da anni !

Milano , 2 novembre 2011

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