FAI LA MANOVRA GIUSTA di Carla De Albertis

UN IMPORTANTE E INTERESSANTE CONTRIBUTO DELLA DOTT.SSA CARLA DE ALBERTIS SUL CONCETTO DI PREVENZIONE

  l concetto di prevenzione ,finalmente, sta prendendo piede in molti settori della nostra vita: dalla salute, all’educazione, al lavoro, alla sicurezza. Questo salto di qualità nelle modalità di approccio del mondo scientifico, tecnico e istituzionale ai problemi è da salutare con grande entusiasmo. Ora è necessario spingere l’acceleratore sulla diffusione e il radicamento dell’abitudine alla prevenzione. La prevenzione deve diventare uno “stile di vita”, un comportamento responsabile e, vorremmo dire, automatico nella nostra vita quotidiana. Attraverso l’informazione,la formazione, l’educazione dobbiamo far sì che ognuno di noi assuma degli atteggiamenti, dei comportamenti degli accorgimenti che ci permettano di “prevenire” , di evitare molte situazioni di rischio e di pericolo per noi e per gli altri. E tutti noi dobbiamo essere rispettosi della sicurezza e della vita nostra e degli altri. La SICUREZZA STRADALE è un campo importantissimo in cui applicare la prevenzione : troppo spesso c’è di mezzo la nostra e l’altrui vita o incolumità. In questo breve messaggio, senza toccare temi di più grande portata, vogliamo dare un esempio di come piccoli accorgimenti, piccoli cambiamenti di abitudini e il rispetto di regole e codificate ma anche di buon senso, possono farci essere più sicuri. E dedichiamo questo piccolo decalogo a donne e mamme con bambini che sempre più spesso si vedono girare in città sulle due ruote, in bici o in moto.

Indossare il casco omologato, ben allacciato e della misura giusta (e, se siete in auto, allacciare sempre le cinture)

L’uso del casco è obbligatorio per chi guida come per il passeggero. Il casco è l’elemento protettivo in assoluto più importante ed in caso di incidente riduce il rischio di lesioni cerebrali: la testa, infatti, è la zona più esposta al pericolo in caso di incidenti. E’ fondamentale che il casco sia della misura giusta, omologato e bisogna allacciarlo correttamente, affinché svolga a pieno la sua funzione di protezione.

E’ obbligatorio e fondamentale indossare il casco anche quando si percorre un tragitto breve e a velocità limitata. ( Se invece viaggiate in auto ricordate che le cinture di sicurezza servono sempre e a tutti, cosi come gli appositi seggiolini omologati per i bambini. È una sciocchezza pensare che stare seduti posteriormente sia meno pericoloso che occupare i sedili anteriori.)

Non trasportare in moto bambini se hanno meno di cinque anni

E’ vietato trasportare bambini di età inferiore ai cinque anni e, in ogni caso, i piccoli passeggeri devono indossare un casco omologato e della loro misura e devono poter appoggiare saldamente i piedi sugli appositi supporti. Ovviamente il ciclomotore deve essere omologato per il trasporto di un passeggero

Assicurarsi che il bambino sia saldamente vincolato dietro di voi.

Il posto del “baby-passeggero” è soltanto uno: dietro il guidatore. E’ infatti rischiosissimo portare il bambino davanti al guidatore perché crea difficoltà di guida e di manovra. Ma anche perché può capitare che il bambino si giri o si muova con il rischio di causare distrazione o disorientamento per il guidatore che può mettere in serio pericolo entrambe. Inoltre il bambino seduto davanti non ha nessun appoggio e questo non fa che aumentare l’instabilità del veicolo. E’ fondamentale capire che mettere il bambino davanti al guidatore lo espone al rischio di essere schiacciato tra il corpo dell’adulto e la struttura del veicolo.

Evitare di guidare con borse ingombranti e sporgenti

Tutto quello che trasportiamo deve essere ben assicurato al veicolo per evitare che esso limiti i nostri movimenti o causi distrazioni, sbilanciamento o perdita di controllo del veicolo. E’ necessario fare anche molta attenzione alla sporgenza di quello che si trasporta, perché si potrebbe rischiare di urtare ostacoli, altri veicolo o addirittura persone che incontriamo sulla strada. E per finire non un consiglio ma,vorremmo dire,un principio fondamentale e universale per la salute psico-fisica e per la vita, ma che in tema di sicurezza stradale diventa di fondamentale importanza, cosa comprovata dal numero crescente di incidenti provocati da guida in stato di ebbrezza da alcol o in stato alterato da uso di droga.

No ad alcol e droga

Queste sostanze agiscono negativamente sul sistema nervoso e producono un rallentamento dei riflessi,un prolungamento del tempo di reazione, creano riduzione della vista, provocano stati confusionali,alterazione dei livelli percettivi, danno iperattività o sonnolenza. Per non mettere in pericolo la nostra vita, quella di eventuali passeggeri o di chiunque altro si trovi sulla strada, occorre un comportamento responsabile: no ad alcol e droga. Se non siete sobri non guidate. Il codice è oggi ancora più severo nelle sanzioni, soprattutto nei confronti dei più giovani, che devono essere al cosiddetto livello di alcool zero, cioè non possono assolutamente bere prima di mettersi alla guida di auto e moto. In particolare, il tasso è stato ridotto a zero per alcune categorie: per i giovani fino al compimento del 21° anno di età (per chi ha conseguito la patente B da meno di tre anni), e per chi esercita professionalmente il trasporto di persone e cose. Dal 13/11/10, inoltre, è entrato in vigore il provvedimento che obbliga i locali che proseguono l’apertura e la somministrazione dopo le 24 ad esporre tabelle che permettano, almeno approssimativamente, di stabilire la concentrazione di alcol nel sangue in base alla bevanda assunta e alla quantità. Non bisogna però dimenticare che i valori reali dipendono da vari fattori anche personalmente e pertanto che l’unica verifica attendibile è il test. Proprio per questo l’altro obbligo per i locali è quello di fornire gratuitamente ai clienti degli etilometri.

Abbiamo dunque voluto dare un piccolo esempio di applicazioni concrete di misure di prevenzione in tema di sicurezza stradale: dovremmo scrivere un manuale per trattare l’argomento nella sua interezza, ma qui volevamo intanto trasmettere il messaggio che ci è caro:”fai la manovra giusta, previeni” per stimolare tutti a noi a un pensiero di responsabilità e sicurezza quando ci accingiamo alla guida.

LE SANZIONI DA SOLE FANNO POCO

Le sanzioni, infatti, anche le più severe, arrivano sempre dopo, quando oramai i comportamenti a rischi sono già stati messi in atto, o addirittura quando il rischio è già diventato una brutta realtà. La sicurezza propria e degli altri non può essere una scommessa o una sfida contro la fortuna e non serve dimostrare di essere i più bravi o i più coraggiosi. Troppe volte non si ha la possibilità di raccontarlo.

Milano, 21 novembre 2010

 

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